Siamo in emergenza democratica, non in emergenza sanitaria: In Messico si arriva a vietare di parlare

Siamo in emergenza democratica, non in emergenza sanitaria: In Messico si arriva a vietare di parlare

Siamo in emergenza democratica, non in emergenza sanitaria: In Messico si arriva a vietare di parlare

Dopo il "distanziamento verticale" a Torino, in Messico arriva il "divieto di parlare". La folle normativa vieta di parlare per prevenire i contagi da Covid-19. Cos'altro dobbiamo aspettarci dalle applicazioni criminose delle linee guida dell'OMS?

Se sei uno di quelli che parlano con i tuoi amici, partner o familiari, anche mentre viaggiano in Metro, abbiamo una brutta notizia per Te: In Messico saresti perseguito. Con la scusa del contagio si esorta a tacere presso le loro strutture per evitare di ammalarsi a causa di COVID-19.

L’epidemia del coronavirus ha determinato in tutti l’insorgenza di paure e fobie e rischia di innescare una cosiddetta malattia psicogena di massa, ovvero una sorta di follia collettiva ispirata dalla contagiosità della paura.

La paura delle malattie, comunemente chiamata ipocondria, riguarda circa il 5% degli italiani. Ad oggi vediamo il manifestarsi di comportamenti ansiosi e ossessivi in alcuni soggetti predisposti che nulla hanno a che vedere con le necessità reali. Il rischio grave è rappresentato dal cosiddetto contagio sociale, che sta incrementando la percentuale degli ipocondriaci a ritmi impressionanti.

Il mondo libero è in emergenza democratica, non in emergenza sanitaria. Il destino del mondo è nelle mani del Presidente Trump e degli Americani.

Se vince Biden, questa sarà la "nuova normalità". Dobbiamo combattere il DeepState per ottenere una libertà che, pezzo a pezzo, sta venendo meno, in Italia come in Usa, come nel Resto del Mondo.

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